DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC)
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) é caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, anche se, in alcuni casi, si possono presentare ossessioni senza compulsioni e viceversa.
Le ossessioni sono pensieri, immagini mentali o impulsi che si manifestano ripetutamente nella mente di una persona e che sono percepiti come sgradevoli ed intrusivi. Questi fenomeni mentali involontari infastidiscono molto le persone che ne soffrono, sia perché sfuggono al loro controllo sia perché provocano delle emozioni negative (es. paura, ansia, disgusto, senso di colpa, ecc.), a tal punto che in molti casi si sentono costrette a mettere in atto una serie di comportamenti ripetitivi o di azioni mentali per ridurre lo stato di disagio che li attanaglia (compulsioni). Le ossessioni sono spesso di natura bizzarra: chi ne soffre è solitamente consapevole della loro infondatezza o esagerazione, tuttavia causano preoccupazioni irrazionali o quantomeno eccessive. Il contenuto delle ossessioni può variare: ci possono essere ossessioni relative al controllo, alla contaminazione, alla superstizione, all’ordine e alla simmetria.
Le compulsioni, dette anche rituali o cerimoniali, sono invece dei comportamenti ripetitivi (es. lavarsi le mani, controllare se lo sportello della macchina è stato chiuso, riordinare, ecc…) o delle azioni mentali (es. contare, pregare, ripetere formule superstiziose) messi in atto per ridurre il senso di disagio e l’ansia provocati dai pensieri ossessivi. A volte il disagio provato è descritto semplicemente come una sgradevole “sensazione che qualcosa non vada”. La compulsione, dunque, riduce l’ansia, produce sollievo e da un senso di relativa sicurezza, anche se dura poco tempo. Nei casi più gravi, le persone possono passare talmente tante ore al giorno a fare i rituali da non riuscire più a svolgere alcuna attività lavorativa.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale costituisce il trattamento psicoterapeutico più indicato per questo disturbo. Le tecniche cognitive servono per stimolare nel paziente il riconoscimento e la regolazione di certi meccanismi mentali che sono alla base del disturbo. Gli interventi di tipo cognitivo agiscono sui seguenti processi di pensiero: i tentativi di controllo del pensiero, l’incapacità di tollerare il rischio, il timore esagerato di essere responsabili o colpevoli di eventuali catastrofi a causa di disattenzioni o errori. In questo modo, chi soffre di questa patologia impara a dare il giusto peso ai pensieri negativi. Quasi tutte le persone ossessive ritengono, infatti, che avere certi pensieri negativi sia di per sé pericoloso o moralmente deplorevole aumentando così il timore di averli.
Lo psicoterapeuta
Lo Psicoterapeuta è un professionista della salute con laurea triennale e magistrale (biennale), con relativo tirocinio formativo, in Psicologia o Medicina che ha conseguito una formazione specifica (teorica e pratica) di durata quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Il professionista è iscritto ad un Ordine Professionale.
Attraverso il suo lavoro e l’impiego di tecniche scientificamente validate aiuta la persona a ristabilire uno stato di benessere emotivo, psicologico e comportamentale in molteplici aree della sua vita. Il lavoro è orientato a far sì che la persona sia parte attiva nel processo di cambiamento e nel raggiungimento del suo stato di benessere.
Il professionista nel suo operato segue rigorosamente le norme del Codice Deontologico.